Pechino vuol dire letteralmente nell’idioma mandarino “capitale del Nord”, e certamente ben merita tale appellativo se si considerano le titaniche dimensioni della sua area urbana, che conta oltre 18 milioni di abitanti. Centro culturale, politico e scientifico di rilievo, la capitale della Repubblica Popolare Cinese condivide con Shangai il primato per importanza sul resto dell’immenso Paese, benché spetti a quest’ultima città il privilegio di rappresentare il centro economico per eccellenza dello Stato del Sol Levante.

La Grande Muraglia Cinese, Pechino By: Fabio Achilli
Universalmente noto è il centro della città, che gravita intorno alla Piazza Tienanmen, ovvero Porta della Pace celeste. Si tratta della più vasta piazza pubblica del mondo, estesa oltre 800 metri in lunghezza e oltre i 500 in larghezza: il suo nome rimanda alle memorie storiche per eccellenza della Cina, ovvero la proclamazione della Repubblica ad opera di Mao Tse Tung nel 1949 e le tragiche proteste studentesche e intellettuali del 1989. La Piazza funge da immensa anticamera alla celebre Città Proibita, uno dei luoghi più famosi al mondo, che per oltre 500 anni ha rappresentato la dimora degli imperatori e delle famiglie reali cinesi. In realtà, parlare di “città proibita” non è certo esagerato, dal momento che con il termine di palazzo si intende alquanto riduttivamente un complesso di quasi mille edifici tra loro interconnessi, occupanti una superficie di 720 mila metri quadrati e influenzando con il suo stile gli sviluppi architettonici di quest’area del continente asiatico. Entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco già nel 1987, la Città Proibita è oggi un immenso Museo che racchiude le memorie delle Dinastie Ming e Qing.
L’immensa estensione di questo quartiere centrale, ancora oggi perno fondamentale dell’urbanistica di Pechino, acquisisce la fisionomia di una città dentro la città essendo circondata da mura e porte, con torri difensive ai lati, caratterizzate dai tetti ondulati e crestati che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Qui ogni singola costruzione, ogni singolo edificio e ogni singolo dettaglio decorativo sono stati progettati in modo tale da riflettere i principi filosofici, religiosi e politici del potere imperiale cinese: il legno è il materiale costruttivo predominante, elegantemente intagliato e dipinto in varie tinte, come il rosso o il giallo, espressione cromatica per eccellenza simboleggiante la maestà imperiale. Tra i numerosi edifici della Città Proibita, possiamo citare a titolo di esempio il Palazzo della Suprema Armonia, il più grande e massima sede del potere imperiale: si tratta del più grande alzato in legno esistente nell’intera Cina e nei suoi spazi i regnanti hanno mosso le fila del potere, combinato matrimoni dinastici, celebrato le investiture del potere oppure officiato gli importanti riti religiosi. Su tutte queste memorie ha sempre brillato uno dei simboli più noti della Cina, il Drago, che con le sue spire decora l’intricato soffitto a cassettoni e dalla cui bocca emerge un celebre lampadario realizzato in sfere di metallo. Naturalmente il viaggiatore troverà inesauribile la ricchezza di questo “mondo a parte” che è la Città proibita e solo una visita attenta e silenziosa permetterà di coglierne al meglio lo spirito antico.
Come moltissime altre zone del Paese, anche Pechino ospita la sua porzione di Muraglia cinese: stiamo parlando di un altro dei monumenti simbolo del Paese, difeso ovviamente dall’Unesco e inserito tra le sette Meraviglie del Mondo Moderno. La lunghezza totale della catena difensiva, costruita a partire dal III a.C., è stata variamente stimata e secondo le ultime misurazioni è pari a 21 mila chilometri. Essa venne costruita per difendere il Paese dalle incursioni delle popolazioni nemiche, in primis i Mongoli, che tuttavia diverse volte sono riusciti a superare l’immenso sistema difensivo. Altro straordinario esempio dell’imperiale passato di Pechino, è il Palazzo d’Estate, altro patrimonio Unesco. Esso sorge si un’area di circa 3 km quadrati e come al solito racchiude in sé una più complessa varietà di edifici dominati dal Colle della Longevità e dal bellissimo Lago Kunming. Tale insieme di edifici è stato realizzato a partire dal 1750 e con i suoi templi, i luoghi di raccoglimento e i solenni giardini offriva ai regnanti un luogo di riposo e di meditazione. Insomma, non bisogna pensare a Pechino solo come alla metropoli della modernità, ma anche a un luogo dove il passato sembra essersi fermato. L’avanguardia tecnologica, i grattacieli e i lati più attuali del suo frastagliato volto – le Olimpiadi svoltesi qui nel 2008 sono state quasi un tripudio alle sue conquiste tecnologiche – che comunque non ha smesso di guardare alla sua millenaria storia e sicuramente il viaggiatore non potrà che restare affascinato da questa “sospensione” tra antico e moderno.
PER PUNTI
- Città Proibita
- Città Sotterranea
- Grande Muraglia
- Dashanzi Art District
- Hutong
- Liulichang
- Museo di Storia Naturale
- Olympic Green Tennis Centre
- Palazzo d’Estate
- Sanlitun
- Stadio The Bird’s Nest
- Tempio dei lama
- Tempio dei lama
- Tempio del Paradiso
- Tempio della Nuvola Bianca
- Tempio della Nuvola Bianca
- Temple of Heaven (Tiantan)
- Tombe imperiali
- Tombe imperiali
- Torre del Tamburo
- Wangfujing
- Water Cube